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Sociale

Il ricordo di Carlo Acutis

La Diocesi, in vista della Santità, ricorda la figura del giovane beato. Nel giorno della vigilia liturgica, venerdì 11 ottobre, Mons. Franco Agnesi presiederà una messa nella sua parrocchia.

Il 12 ottobre ricorre la memoria liturgica del beato Carlo Acutis (la data è quella della sua morte), in vista della canonizzazione annunciata da papa Francesco lo scorso 23 maggio e prevista per il Giubileo del 2025. Sebbene la data ufficiale non sia ancora stata stabilita dal Vaticano, sono molte le iniziative che la Diocesi di Milano, anche attraverso la FOM (Fondazione Oratori Milanesi), ha avviato nel percorso di preparazione per celebrare la santità di questo giovane ambrosiano, deceduto nel 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante.

Il primo momento si terrà venerdì 11 ottobre, alle ore 19, con una Messa nella parrocchia di Santa Maria Segreta (piazza Nicolò Tommaseo) che Carlo frequentava quotidianamente. A presiedere la celebrazione, che verrà animata dal coro interparrocchiale di Milano con la partecipazione di preadolescenti e adolescenti del decanato “San Siro – Sempione – Vercellina”, sarà mons. Franco Agnesi, Vicario generale della Diocesi (l’Arcivescovo è infatti impegnato a Roma nel Sinodo dei vescovi).

A seguire, verrà avviata una “staffetta di preghiera” negli oratori ambrosiani. Una reliquia del futuro santo sarà consegnata alle parrocchie che ne faranno richiesta, per essere venerata e custodita per un periodo prestabilito. I primi oratori ad accoglierla saranno quelli di Lurago d’Erba e Lambrugo in provincia di Como. Ogni oratorio promuoverà poi momenti di preghiera e attività per avvicinare ragazzi e giovani alla figura di Carlo, facendo cogliere in che modo ha vissuto con coerenza la propria fede.

Ma non sarà l’unica iniziativa. Tra l’11 e il 12 ottobre ciascuno dei Vicari episcopali delle sette Zone pastorali della Diocesi visiterà un oratorio del territorio per incontrare i preadolescenti, dialogare e pregare con loro, e per riflettere sulla santità di Acutis, mettendo in luce l’importanza di scelte di fede consapevoli anche in giovane età.

Infine, il 31 ottobre, durante la ormai tradizionale “Notte dei Santi”, gli adolescenti si confronteranno con la santità di Carlo ripercorrendo le vie della Milano che frequentava: dalla scuola elementare e media delle Suore Marcelline al liceo Leone XIII dei gesuiti, gli istituti nei quali ha compiuto i suoi studi, fino alla stessa parrocchia di Santa Maria Segreta.

Spiega don Stefano Guidi, direttore della FOM, che concelebrerà la Messa di venerdì: «A colpo d’occhio, i nostri preadolescenti e adolescenti non vedono in Carlo Acutis immediatamente un santo. Vedono un loro coetaneo, vestito come loro, simile a loro nell’aspetto. Questa immedesimazione spontanea chiede di essere elaborata e approfondita. Per aiutare i nostri ragazzi a capire che i santi sono contemporanei, che la fede non è una esperienza superata e che i santi non sono personaggi della mitologia, ma uomini e donne e giovani di oggi. In Carlo Acutis non vediamo soltanto un coetaneo, ma un contemporaneo».

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