Pro Loco Gallarate partecipa alla 20° Giornata del Contemporaneo con la mostra di Ellie Ivanova. Un evento che avrà il suo culmine il prossimo 12 ottobre.
“Siamo ben lieti – commenta il presidente Pro Loco Gallarate, Vittorio Pizzolato – di ospitare questa brava artista nella nostra sede, partecipando così alla Giornata del Contemporaneo una manifestazione nazionale di ampio respiro che ben si sposa con la nostra Gallarate, oggi più che mai, data la candidatura della nostra città come Capitale dell’Arte Contemporanea 2026. Ci auguriamo che in tanti passino da noi in sede nei prossimi giorni per vedere le splendide opere di Ellie Ivanova. La Giornata del Contemporaneo è il 12 ottobre ma la mostra sarà in sede da oggi fino al 17 ottobre”.
Linens & Skin di Ellie Ivanova
Questa mostra presenta le opere più recenti dell'artista Ellie Ivanova, che si concentra sulla memoria e la tattilità nella sua ricerca fotografica. L'artista esplora l'improbabile connessione tra visione e tatto, utilizzando in questa serie i tessili per la casa come metafora della percezione sensoriale tra la spiritualità interiore e il coinvolgimento con la realtà. Ispirandosi ad artisti come Ann Hamilton, Rebecca Belmore, Dadamaino e Maria Lai, noti per il loro uso del tessuto in chiave sia visiva che tattile, Ivanova esplora come la fotografia non solo catturi un momento attraverso la luce, ma costruisca attivamente la nostra sensazione del presente come anche altera il nostro ricordo del passato. Attraverso il suo lavoro, l'artista ci invita a rivalutare il contatto fisico con il mondo, un mondo sempre più dominato dal digitale, ponendo l'accento sulle esperienze sensoriali che modellano la nostra relazione con la realtà.
La Cianotipia
La cianotipia è un processo fotografico antico, usato sia per realizzare stampe da negativo che per creare fotogrammi, cioe' immagini senza l'uso di una macchina fotografica, sfruttando un procedimento analogico di impressione di luce in cui gli oggetti diventano essi stessi il negativo. La carta (o in questo caso il tessuto) si prepara lontano dalla luce ultravioletta, applicando sulla superficie del liquido fotosensibile. Una volta asciutta, la carta viene esposta alla luce UV intensa per un tempo variabile tra 6 minuti e mezz'ora, posizionando direttamente sopra oggetti o intere scene. La luce trasforma le aree esposte della carta, che cambiano gradualmente colore, mentre le parti coperte dagli oggetti rimangono invariate, creando un contrasto tra le zone illuminate e quelle in ombra. La durata dell’esposizione determina l'intensità del blu nelle aree colpite dai raggi UV, mentre le zone coperte dagli oggetti restano bianche, creando impronte in negativo. Anche l'opacità e la trasparenza degli oggetti influiscono sulle sfumature di blu. Dopo l'esposizione, il supporto viene immerso in acqua fredda per sviluppare l'immagine. Questo passaggio elimina i residui chimici non esposti e fa emergere le caratteristiche tonalità di blu tipiche della cianotipia.
Anche se il processo possa sembrare semplice, presenta diverse sfide: l'uniformità dell'emulsione sul tessuto, lo spazio necessario per lavorare con grandi formati, la valutazione dell’intensità della luce, la rapidità nel passare all'esposizione solare e, infine, i costi legati alla sperimentazione con materiali di grandi dimensioni e liquidi fotosensibili, spesso con risultati imprevedibili. Il risultato finale, però, e l'obiettivo della stessa ricerca artistica, sta nella possibilità di creare immagini uniche e irripetibili, che catturano direttamente l'essenza degli oggetti utilizzati, rendendo ogni stampa una testimonianza visiva del contatto sensoriale con la realtà fisica. Ellie Ivanova e' parte del collettivo fotografico americano Shootapalooza, che ha creato insieme la cianotipia più grande del mondo, Big Blue, con la partecipazione di una cinquantina di cittadini e della squadra di pompieri di Johnson CIty, TX.