Ad un anno dagli attacchi di Hamas alle comunità israeliane, e delle successive guerre in medio oriente, Papa Francesco ha chiesto alle comunità e fedeli di pregare e digiunare.
Le comunità ecclesiali si ritroveranno per invocare il dono della pace, perché “si spengano i fuochi di guerra che sconvolgono popoli e nazioni e si rinnovi in tutti la consapevolezza di una fraternità universale”. Pregheranno per “tutti i popoli oppressi dalla guerra: non perdano la speranza di un futuro di pace e con l’aiuto della diplomazia internazionale vedano sorgere nuove vie di dialogo”. E, infine, chiederanno che i governanti “non cedano alla tentazione della violenza e della sopraffazione, ma perseguano scelte per custodire la pace e far crescere il bene comune”.
La Presidenza della CEI ha invitato le Chiese in Italia a aderire all’iniziativa di preghiera e digiuno e a unirsi alla recita del Rosario: “sentiamo il peso degli orrori della guerra e delle campagne di odio che lacerano la convivenza umana in tante regioni del mondo. Con piena fiducia e filiale abbandono – si legge nel sussidio – volgiamo lo sguardo verso Maria, la Madre del Principe della Pace, perché accolga il nostro anelito di pace”.