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Turbigo

Carlo, una vita per Turbigo

Lacrime, dolore e un grande, immenso senso di vuoto. Turbigo e il territorio piangono Carlo Valloni. Una figura che è stata un vero e proprio punto di riferimento.

La notizia è di quelle che, inevitabilmente, porta con sé un grande e profondo senso di vuoto. La commozione, il dolore e le lacrime, poi, si mischiano con il silenzio, che un po' alla volta è sceso su tutto il paese. Perché tra Carlo Valloni e Turbigo, la "sua" Turbigo, c'era un legame che andava al di là di ogni cosa. Immenso, unico, speciale. Lui, per tutti semplicemente "il Carlo", era un punto di riferimento. Una figura capace, con la sua intraprendenza, il suo carisma, la sua passione per tutto ciò che andava a fare, di scrivere pagine che rimarranno per sempre stampate nella memoria dei turbighesi. Come si dice "sapeva vedere lontano..." in ogni attività o iniziative che decideva di mettere in campo e portare avanti. Era stato così quando tra i primi aveva deciso di creare una società di calcio femminile, l'Acf Turbigo; una vera e propria "scommessa" per quegli anni, ma alla fine una scommessa vinta su qualsiasi fronte, visto che il gruppo ha continuato a crescere, raggiungendo straordinari traguardi e risultati e diventando da esempio per altre realtà che sono nate in seguito. Era stato così per la sua attività professionale, titolare della 'Vanoni Srl', azienda che con l'attenzione e la cura ai dettagli che l'hanno sempre contraddistinto, ha fatto diventare oggi tra i leader nel settore ufficio (vendita/noleggi e assistenza), ampliando con il tempo l'offerta con tanti altri servizi, quali ad esempio la realizzazione di reti, siti web e web service, soluzioni per la protezione e sicurezza on-line e consulenze per ottimizzazione dei costi aziendali. E, poi, ovviamente c'erano la moglie e i tre figli, verso i quali aveva un amore assoluto e totale e che erano i suoi principali riferimenti. Una persona davvero d'altri tempi e dalle "mille risorse", insomma, che ha lasciato un'impronta indelebile in tutti coloro che l'hanno conosciuto. "Ciao Carlo": è oggi, allora, il coro unanime che risuona forte, fortissimo. "Ciao Carlo, una vita per Turbigo".

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