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Vanessa e il suo primo brano

“Canto dacché ho memoria, la musica è sempre stata la mia vita, la mia medicina”. Esordisce così al telefono la buscatese Vanessa Massidda, 41 anni, che quasi “per gioco” è riuscita nel suo obiettivo di incidere la sua prima canzone.

“Canto dacché ho memoria, la musica è sempre stata la mia vita, la mia medicina”. Esordisce così al telefono la buscatese Vanessa Massidda, 41 anni, che quasi “per gioco” è riuscita nel suo obiettivo di incidere la sua prima canzone. Il brano si intitola “Encelado” ed è una traccia trance, realizzata insieme a Deejay Tao, nome d’arte di Mattia Taormina, producer e deejay da sempre inserito nell’ambiente musicale locale e non solo. “Quest’estate ero al ristorante con la mia famiglia e per caso, reincontro Mattia con la sua di famiglia, mio ex compagno di classe alle superiori – racconta Vanessa – Parlando del più e del meno, vengono fuori le reciproche passioni: infatti, per noi la musica è ancora principalmente un’attività collaterale, non la nostra principale fonte di reddito. È così che Mattia mi ha chiesto di contribuire con il mio canto a una delle sue tracce”. E poi, com’è successa l’incisione? “Mattia per gioco ha mandato la demo alle principali case discografiche e quasi subito ci ha risposto la Sundance Recordings, una casa discografica di origine malese, specializzata in musica trance, che ci ha messo a contratto. Un sogno! Ora il singolo uscirà sulle principali piattaforme di streaming dal 27 settembre, ma è già possibile ascoltarlo su Youtube”. Ma partiamo dall’inizio: raccontaci della tua passione sin da piccola… “Io cantavo, cantavo sempre. Non ho avuto una vita semplice, e così il canto mi sollevava dalle preoccupazioni e dalle paure, mi donava leggerezza. Cantavo Laura Pausini diecimila volte al giorno, ma lo facevo da autodidatta”. Quando hai cominciato a dedicartici in modo più professionale? “Con il primo stipendio, ho cominciato a investire i risparmi in lezioni di canto. Da lì, ho cominciato a fare le prime serate nei locali, a esibirmi con i primi gruppi… Quando poi sono arrivati i figli, ho smesso con le serate, ma ho continuato a prendere lezioni di canto”. E oggi in che modo la musica occupa il tuo tempo? “La musica è la mia vita. Continuo a fare l’assistente alla poltrona in uno studio dentistico, ma do anche lezioni private di canto. E ora, questo piccolo sogno che si avvera! Ma dicono che se è semplice, allora è la strada giusta, no?”. Dicono così, è vero… La tua famiglia ti sostiene in questo? “Mio marito Cristian mi supporta e mi sopporta, soprattutto quando cerca di stare dietro al mio entusiasmo! Ma io sto così bene quando canto, è una sensazione di pienezza… I miei figli, quando vado nel mio piccolo studio che ho in casa, a cantare e a provare, mi seguono e cantano con me”. E ora qual è il prossimo sogno da realizzare? “Spero che questa cosa nata quasi per gioco, diventi invece la realtà: vivere della mia musica, fare questo di mestiere, è la cosa che desidero di più al mondo. Non è mai troppo tardi e io sono pronta!”.

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