"Credo che negli anni la sua dote principale sia stata la capacità di ascoltare- affferma il primo cittadino Rigiroli - una qualità fondamentale per chi ricopre incarichi importanti come quello che don Ambrogio ha rivestito per lungo tempo".
Più che un parroco, è stato un'istituzione, un grande amico. Don Ambrogio Colombo porterà nello scrigno del suo cuore i quattordici anni trascorsi come parroco della chiesa di Busto Garolfo. E l'amministrazione comunale farà lo stesso. In ambo le parti regna la consapevolezza della fecondità e preziosità del cammino comune compiuto a beneficio della crescita della comunità bustese. Per questo il sindaco Giovanni Rigiroli ha preso carta e penna e ha deciso di dedicargli un commosso saluto: "ora che don Ambrogio è prossimo a concludere il proprio ministero nel nostro paese- scrive - il desiderio mio e di tutta l'amministrazione comunale è di salutarlo , ringraziandolo per il bene compiuto come guida della Parrocchia dei Santi Salvatore e Margherita". Rigiroli ha evidenziato come sia la sua amministrazione insediatasi da poco, sia quella del doppio mandato di Susanna Biondi che l'ha preceduta abbiamo instaurato sempre un rapporto di proficua collaborazione. "Credo che negli anni la sua dote principale sia stata la capacità di ascoltare- prosegue Rigiroli - una qualità fondamentale per chi ricopre incarichi importanti come quello che don Ambrogio ha rivestito per lungo tempo, grazie a questa capacità, unita al sapersi prendere le proprie responsabilità con serietà e decisione, don Ambrogio ha saputo superare anche i momenti più difficili che hanno contraddistinto la vita della nostra comunità". La mutua collaborazione ha generato progetti significativi, soprattutto , ricorda il primo cittadino bustese, nell'ambito dei servizi alla persona "ambito in cui - sostiene - il parroco uscente ha sempre dimostrato grande sensibilità". Nel libro dei ricordi piacevoli entrano anche la collaborazione con Caritas e uffici comunali "e la grande sinergia con l'oratorio nel favorire soprattutto le proposte del periodo estivo". A compendio del suo omaggio a don Ambrogio, Rigiroli conclude: "è stato bello lavorare assieme".