Dall'incidente in cava all'argento olimpico di Tokyo e all'oro di Parigi. Una storia di coraggio e tenacia dopo un grave incidente in una cava di Cuggiono dell'ottobre 2013.
Un entusiarmante 400 stile libero S8 regala all’italia del nuoto paralimpico la prima medaglia di questo 7° giorno a Parigi 2024. Alberto Amodeo nuota la gara perfetta al momento giusto e vince il suo primo oro paralimpico dopo l’argento conquistato a Tokyo 2020 nella stessa distanza. Una gara tattica con un’accelerazione ai 200 metri che ha spiazzato parte della concorrenza.
Con il crono di 4:23.23 chiude davanti al canadese Maxwell e all’atleta nautrale Nikolaev che hanno tentato di recuperare negli ultimi 50 metri senza riuscirci. In questa prestazione Amodeo segna anche il nuovo primato italiano, migliorando di quasi un secondo il precedente record che gli apparteneva.
Residente nel Comune di Abbiategrasso la sua storia è davvero incredibile, arrivando ai Giochi Paralimpici prima di Tokyo e ora di Parigi. La storia di Alberto si ricollega anche a Cuggiono... Era stato operato nel 2013 all’ospedale di Legnano dopo un grave incidente a una gamba, Alberto durante una festa di compleanno era caduto da una ruspa in movimento nella cava di Castelletto di Cuggiono rimanendo gravemente ferito insieme ad altri suoi coetanei.