Milano / Malpensa
'A Vigevano Jazz'
Organizzata dalla JC Productions con il contributo dell’Amministrazione comunale, torna anche quest’anno la rassegna “A Vigevano Jazz”, giunta alla settima edizione: i tre concerti , in programma dal 6 all’11 luglio nel Cortile del Castello, fanno parte del cartellone di eventi “Vigevano Estate” e vedono la partecipazione di nomi illustri della scena italiana, da Emilio Soana a Claudio Angeleri fino a Luciano Zadro (inizio live ore 21.15; ingresso libero con prenotazione su vigevanoestate.it; in caso di maltempo, i concerti verranno spostati alla Cavallerizza del Castello).
Si parte giovedì 6 luglio con la “Guitar night”, evento in ricordo del chitarrista Roberto Trapella, scomparso prematuramente lo scorso aprile e già membro della Big Band Jazz Company. Sul palco gli renderanno un doveroso omaggio quattro colleghi di strumento (Luciano Zadro, Dario Spezia, Andrea Giustiniani, Gabriele Mamone) e il settetto della Jazz Company diretto da Gabriele Comeglio, ideatore e direttore artistico di “A Vigevano Jazz”. L’ospite d’eccezione della serata è il chitarrista varesino Luciano Zadro, docente al Conservatorio di Bergamo, uno dei più apprezzati ed esperti solisti italiani. Zadro ha collaborato con nomi importanti del jazz internazionale (tra cui Eric Marienthal, Alex Acuña e Franco Ambrosetti) e della musica leggera (Amii Stewart, Nek, Mina e Fabio Concato). Con lui sul palco si esibiranno Dario Spezia, giovane chitarrista già affermato come solista e come turnista (ha suonato con Chris Collins, Karima e Massimo Lopez), e Andrea Giustiniani e Gabriele Mamone, due brillanti studenti dei Civici Corsi di Jazz di Milano, a conferma dell’apertura ai giovani che contraddistingue il festival jazz di Vigevano fin dalla prima edizione. Il repertorio sarà interamente basato sulla musica di Wes Montgomery, uno dei più noti chitarristi jazz (quest’anno ricorre il centenario dalla nascita): tra i brani che verranno eseguiti figurano “Road Song”, “Naptown Blues”, “Four on Six” e “Boss City”.
Venerdì 7 luglio riflettori puntati su “Emilio 80!”, tributo a Emilio Soana in occasione del suo imminente 80° compleanno (è nato il 16 luglio 1943). Insieme a questo musicista straordinario ci saranno la Jazz Company, una delle big band più longeve della scena italiana ed europea, al gran completo e la vocalist Maggie Charlton: il pubblico potrà ascoltare alcune composizioni di Gorni Kramer, conterraneo di Emilio Soana (entrambi sono nati a Rivarolo Mantovano), e brani di musicisti famosissimi con cui Soana ha suonato, da Ray Charles a Natalie Cole.
Decano dei trombettisti jazz, Emilio Soana fin da giovanissimo ha evidenziato un notevole interesse per la musica, in particolare per la tromba. Su suggerimento di Gorni Kramer, ha frequentato il Conservatorio di Parma partecipando ai corsi “sperimentali” di musica d’insieme tenuti dal Maestro Claudio Abbado, diplomandosi nel 1961. È una delle migliori prime trombe della scena internazionale del jazz, qualità a cui abbina quella di solista ispirato e dalla potente voce strumentale. È stato prima tromba dell’Orchestra Rai di Milano, mentre oggi lo è della Milano C-Jazz Band, della Monte Carlo Nights Orchestra e, occasionalmente, di numerosi altri ensemble che richiedono la sua presenza. Ha collaborato con notissimi jazzisti quali Gerry Mulligan, Art Farmer, Francis Boland, Kenny Barron, Curtis Fuller, Ray Brown, Kay Winding e Clark Terry, solo per citarne alcuni, oltre che con i principali jazzisti italiani (da Franco D’Andrea a Giorgio Gaslini, da Sante Palumbo a Paolo Tomelleri). Musicista poliedrico, attivo anche nel campo della musica classica con varie formazioni (Rai, Pomeriggi Musicali, Regio di Parma, ma non solo), Soana può vantare collaborazioni con direttori prestigiosi quali Daniel Oren, Riccardo Chailly, Zoltan Pesko, Vladimir Delman e altri. Nata nel 1990, la Big Band Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio annovera alcuni dei solisti della disciolta orchestra di musica leggera della Rai di Milano ed è una delle più prestigiose formazioni europee: ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e si è esibita con i maggiori solisti di livello internazionale, inclusi Bob Mintzer, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e Franco Ambrosetti.
Infine, per l’evento conclusivo di “A Vigevano Jazz”, martedì 11 luglio andrà in scena “Musiche dalle città invisibili”, un progetto del pianista e compositore Claudio Angeleri ispirato al capolavoro di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. L’ensemble di Claudio Angeleri e la voce recitante dell’attore Oreste Castagna condurranno gli spettatori, attraverso un viaggio fantastico, in luoghi immaginari al di fuori del tempo, che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Alcune di queste città sono sospese su lunghi trampoli, altre sono al confine tra due deserti, di sabbia e di mare, altre ancora sono perfettamente identiche tra loro, seppure a migliaia di chilometri di distanza. Per tradurre in spettacolo questo caleidoscopio di immagini e sensazioni si è lavorato sia sulle specificità dei diversi linguaggi (musica e parola) sia sulle nuove possibilità offerte dai rapporti interdisciplinari. È la musica a narrare il racconto, assumendo la funzione descrittiva specifica del testo, mentre la parola, recitata o cantata (e spesso anche filtrata elettronicamente), viene utilizzata più per la potenziale qualità musicale che per la coerenza lessicale. Lo spettacolo offre al pubblico una sequenza di quadri, diversi tra loro, ognuno con una propria storia e con i suoi protagonisti. I suoni tracciano una molteplicità di impronte uditive attraverso la parola letta e cantata e attraverso i diversi strumenti, come scie luminose che indicano percorsi individuali all’ascoltatore, il quale, a sua volta, le può vivere nella loro piena potenzialità, rendendole in ogni istante “individuali” nell’interpretazione, in quanto, come ha scritto lo stesso Calvino, “non sempre i segni, così come li cogliamo, ci dicono ciò che noi crediamo ci vogliano dire”. Pianista, compositore e didatta, Claudio Angeleri si è diplomato in pianoforte Jazz alla University of West London. Nome di primo piano della scena italiana, ha partecipato ai più importanti festival jazz nazionali e internazionali, ha inciso diversi album come leader, ha collaborato con musicisti del calibro di Charlie Mariano, Jerry Bergonzi, Bobby Watson, Franco Ambrosetti, Bob Mintzer, George Garzone, Tony Scott, Franco Cerri, Massimo Urbani e Gianni Basso e ha ideato spettacoli che incrociano il jazz e la letteratura, facendo dialogare il suo strumento con grandi musicisti quali Steve Lacy, Kenny Wheeler e Gianluigi Trovesi, solo per citarne alcuni. Dal 1987 è il presidente del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo, dove svolge un’intensa attività didattica.
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