Milano / Malpensa
'A cosa serve l'arcobaleno?'
Entrare nella casa di Enrico significa immergersi nel turbinio dell’arte contemporanea. Non è difficile trovare il filo conduttore che guida nel percorso di vita dell’artista. Si respira fin da subito l’amore che lo lega in modo inscindibile alla sua Cuggiono e alle sue origini. Ha iniziato a dipingere quando ancora frequentava la scuola dell’obbligo. Lunghi periodi di esercizi per affinare la tecnica e bozze infinite di disegni per trovare un proprio stile che lo potesse caratterizzare nel tempo. Una grande passione, forse innata. Dopo anni di sacrifici lavorando, prima in una pelletteria e successivamente nel tessile, nel 2005 Enrico Gerli diventa ufficialmente un pittore professionista. Oggi dipingere è il suo mestiere. Come tutti gli artisti, anche Enrico spazia in mille altre forme espressive, tra cui la musica. Personali melodie di note meditate e arrangiate sulle corde di una chitarra, accompagnate da testi inediti ispirati dal quotidiano nostrano del paese, aleggiano nell’aria tra il blu cobalto di un cielo a bordo tela e il verde smeraldo di un prato poco lontano. “Una vita senza forme espressive non è vita”. Lo ripete spesso Enrico durante le sue chiacchierate. Sabato 26 novembre, presso il teatro oratorio di Castelletto, dalle 19.30 buffet cui seguirà musica e teatro per i 60 anni di Enrico Gerli, un grande artista e cantuatore cuggionese. Uno stile unico, canzoni magiche scritte con gli amici dei ‘Folk Friends’. Una serata di voci, suoni e colori davvero da non perdere.
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