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venerdì 27 settembre 2024 | ore 17:24

Premi video maker e data journalism

Video maker e data journalism a Glocal 2021 due premi per i giornalisti digitali. La consegna dei lavori entro il 31 ottobre.
Attualità - Giornalismo

Video e data journalism: il giornalismo digitale si confronta con due strumenti nuovi per raccontare la realtà. Ai videomaker e ai giornalisti che lavorano con i dati, Glocal - Festival del Giornalismo Digital, in programma a Varese dall’11 al 14 novembre, dedica anche in questa sua decima edizio-ne due premi. Il primo, intitolato ad Angelo Agostini, è riservato ai migliori video giornalistici; il secondo alle inchieste di data journalism. La partecipazione è riservata ai giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti) e agli studenti e diplomati nelle scuole di giornalismo. La presentazione dei lavori deve avvenire entro il prossimo 31 ottobre; la premiazione è prevista nel pomeriggio di sabato 13 novembre. "Il Festival nasce anche per sostenere concretamente il buon giornalismo - spiega Marco Giovannelli, ideatore di Glocal e direttore di Varesenews - I premi hanno lo scopo di promuovere il giornalismo digitale, quello di chi usa lo strumento video e quello di chi usa i dati per raccontare ciò che avviene. Con il premio ad Angelo Agostini vogliamo poi ricordare la figura di un grande innovatore: Angelo ha collaborato con noi alla realizzazione delle prime due edizioni del Festival e questo è un modo per tenere viva la sua memoria". Per partecipare al premio Angelo Agostini dedicato ai video maker, i candidati devono proporre un video che racconti una storia sul tema “Il locale che incontra il globale”. Sono ammessi lavori pubblicati dopo il 31 ottobre 2020, realizzati individualmente o in collaborazione con altri, senza alcun limite di durata. I lavori dovranno essere stati pubblicati o trasmessi in maniera inequivocabile e dimostrabile su blog, testate giornalistiche, webtv o tv. In palio per il vincitore c’è un premio di 1.000 euro. L’ultima edizione è stata vinta da Tiziano Scolari con un video trasmesso durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7, dedicato a Marco Rodari, in arte Pimpa, un clown che viaggia nelle zone di guerra con l’obiettivo di portare un sorriso ai bambini. Il premio data journalism invece parte dalla constatazione che dati, database, mappe e grafici sono ormai entrati ormai di diritto tra gli strumenti a disposizione per raccontare il mondo. Il giornalismo, infatti, sperimenta continuamente nuovi formati innovativi e il data journalism è oggi sempre di più un elemento imprescindibile tra le competenze di una redazione. Per partecipare, i candidati devono proporre un lavoro di data journalism pubblicato dopo il 31 ottobre 2020 su una testata giornalistica riconosciuta. Il lavoro sarà valutato per originalità della base di dati scelta, originalità dell’analisi, modalità di rappresentazione dei dati e sviluppo dell’attività giornalistica a partire dalle informazioni emerse dai dati. In palio c’è un premio da 500 euro.

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