Milano / Malpensa
In supplica al Santo Crocifisso
- 18/03/2020 - 09:15
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La scorsa domenica pomeriggio la 'Comunità Pastorale Santo Crocifisso' di Castano Primo e Buscate, con la presenza dei rispettivi sindaci e sacerdoti, a rappresentanza di tutto il clero del decanato di Castano Primo, ha rivolto una particolare supplica al Santo Crocifisso.
"Torniamo ad aggrapparci al Santo Crocifisso - ha detto il parroco don Piero Visconti - Tante volte nella storia siamo ricorsi a queste invocazioni per chiedere al Signore di difendere e proteggere le nostre Comunità. In questo periodo ci siamo trovati fragili e deboli, sono crollate molte certezze, abbiamo capito di essere vulnerabili e con il timore di perdere qualcuno di noi... Ma ci sono anche tanti esempi di grande solidarietà, ci aggrappiamo agli sforzi di chi si prende cura di noi. Non dobbiamo vergognarci di domandare e sentirci deboli. Dobbiamo provare a comprendere questo tempo, cosa significhi per noi e per le nostre vite, provando a cogliere la grazia nella sofferenza".
La storia del Santo Crocifisso
La storia ufficiale del Santo Crocifisso di Castano Primo è tuttora avvolta nella leggenda. Secondo una prima versione, esso sarebbe stato portato da Gerusalemme al tempo delle crociate e donato alla parrocchia di Castano dal cavaliere di Malta fra’ Rodolfo della Croce. Ipotesi più azzardate lo ritengono un’opera dell’evangelista san Luca. Una leggenda che si raccontava nel secolo scorso lo fa invece arrivare miracolosamente a Castano sulle acque del Ticino in piena. In realtà molto probabilmente è del principio del cinquecento, epoca in cui si ebbe, soprattutto a Milano, una notevole fioritura della devozione al Crocifisso. Già nel seicento il Crocifisso era considerato miracoloso e pertanto venne circondato da una grande devozione popolare che si intensificò nel secolo successivo. Numerose le preghiere ed i ‘voti’ a lui rivolti. Nel 1859, al tempo della Seconda Guerra d’Indipendenza, si verificò un altro fatto in cui i castanesi ravvisarono una speciale protezione accordata dal Santo Crocifisso al paese e ai suoi abitanti. In seguito a questo fatto si stabilì, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione il taumaturgo Crocifisso ogni venticinque anni.
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