Milano / Malpensa
L'alba della Terza Repubblica
- 02/10/2013 - 07:02
- Post Scriptum
Mentre per milioni di italiani suona la sveglia su un nuovo giorno di quotidianità, chi per studiare, chi per lavorare, chi per cercare un lavoro... (e forse mai come in questo caso il nuovo spot della 'Enel' che descrive gli italiani come '#guerrieri' cada a fagiolo), sta forse per sorgere l'alba della Terza Repubblica.
La discussione in parlamento ed il voto di fiducia che oggi chiederà il governo di Enrico Letta potrebbe infatti segnare davvero la storia politica del nostro paese. I numeri sono risicati, la crisi economica pesantissima (basti vedere il fallimento dello stato federale USA), ma ancor più grave è la crisi politica italiana: se da vent'anni la persona da scegliere o meno era stata Silvio Berlusconi, ormai è lui stesso emblema della 'politica'. Se, come sembra, una frangia consistente del Popolo della Libertà, del suo partito, davvero seguirà la linea di Angelino Alfano per votare la fiducia 'disubbidendo' agli ordini del leader storico, si consumerà davvero la fine di un'era. A pochi giorni dall'inevitabile decadenza di Silvio Berlusconi senatore della Repubblica, un'eventuale spaccatura nel centro-destra toglierebbe l'incognita Cavaliere sul Governo, lasciandogli vita propria a prescindere dai sui problemi con la giustizia.
Un Governo 'deberlusconizzato': questa la vera posta in palio oggi, per la prima volta dopo vent'anni, per questo il premier Enrico Letta e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano hanno lavorato con le pinze per valutare e tessere la tela per salvare l'esecutivo, con forte appoggio di tutte le cancellerie europee.
Se le previsioni saranno confermate, forse, finalmente, l'alba di domani vedrà i politici tornare a impegnarsi 'solo' di dare risposte ai cittadini, di creare speranza nei giovani e sicurezza negli anziani, di attrarre capitali e cittadini stranieri, di dare un senso a paese chiamato Italia.
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