Milano / Malpensa
Tragedia nel Naviglio: muore un 18enne
- 23/07/2011 - 17:16
- Robecchetto
- Turbigo
Il calore del sole a riscaldare tutto il territorio e quella leggera brezza che, a intervalli di tempo quasi regolari, faceva muovere le foglie e l’erba. Una giornata come ce ne sono diverse durante l’estate, ma che a differenza di tante altre, stavolta, però, nascondeva al suo interno una tragedia. Un dramma, terribile ed effimero, che si è consumato poco dopo mezzogiorno e che si è portato via, per sempre, un ragazzo di soli 18 anni. Gabriele Muntoni, così si chiamava il giovane, era arrivato questa mattina dalla provincia di Genova, dove abitava, a Turbigo, per fare kayak, una delle sue grandi passioni (che chissà, forse, altre volte aveva praticato proprio qui da noi) quando, non appena entrato nella acque del Naviglio Grande, nel tratto al confine con Robecchetto con Induno di fronte alla centrale termoelettrica dove ci sono le cosiddette onde, meta ambita da molti appassionati sia di questo sport, allo stesso modo di surf, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio, venendo risucchiato dalla corrente rimanendo incastrato con la canoa in un putrella di ferro che fuoriusciva dall’alzaia. Niente ha potuto fare l’amico che, in quel momento, si trovava in acqua con lui ed a nulla è valso, purtroppo, il tempestivo intervento dei mezzi di soccorso. Gabriele ha cercato di liberarsi, di uscire, iniziando ad ingerire acqua e passando lentamente dallo stato di incoscienza alla morte. Sul posto gli agenti della Polizia locale di Turbigo e quelli di Robecchetto, i Carabinieri della caserma di Castano Primo, diversi mezzi dei Vigili del fuoco volontari di Inveruno, i colleghi da Milano e Como, la Croce Azzurra di Buscate e l’elisoccorso che si sono, immediatamente, attivati per liberare il ragazzo e riportarlo sulla terra ferma. Si è fatto l’impossibile, ma, alla fine, al personale sanitario non è rimasto che constatare il decesso del 18enne, disponendo il trasferimento del corpo alla camera mortuaria per l’esame autoptico.
TRA POCHI GIORNI AVREBBE COMPIUTO 19 ANNI:
Diciannove anni ancora da compiere (li avrebbe fatti il prossimo 31 luglio), tanti progetti e sogni da realizzare e che, oggi, sono volati via con lui. Poi quella passione per il kayak. Gabriele Muntoni era un ragazzo come molti suoi coetanei: la famiglia, al primo posto, quindi gli amici, distrutti dal dolore e che continuano a chiedersi il perché di una simile tragedia, come si possa morire così giovane, e, infine, un futuro che aspettava solo di essere scritto.
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